Oggi si festeggia l’inizio della predicazione dell’apostolo san Barnaba,
quel compagno di san Paolo che portò il cristianesimo a Milano nel lontano 13
marzo del 51.
La leggenda racconta che egli avesse conficcato il suo bastone a
forma di croce in una pietra tonda posta all’epoca in quelli che oggi sono i Giardini di Porta
Venezia e attorno alla quale sant’Ambrogio eresse nel IV secolo la basilica di
San Dionigi. La basilica venne purtroppo demolita nel Settecento, ma l'oggetto fu trasferito a Santa Maria al Paradiso
dove è visibile ancora oggi. Questa è una pietra in tutto simile ad una macina
e presenta tredici linee (legate forse alla data) che si irradiano dal
foro centrale nel quale si pianta una croce tutti gli anni per
ricordare l’evento, il Tredesin de Marz
appunto.
La pietra del Tredesin... |
Dato che la celebrazione precede di pochi giorni anche l’inizio della primavera, da secoli si tiene la domenica precedente (o successiva, a seconda di quale sia più vicina) anche un mercato dei fiori che abbellisce le vie del quartiere di Porta Romana. Lo scrittore ottocentesco Emilio De Marchi ricorda così l’atmosfera nella sua nostalgica lettera Milanin Milanon:
“E quii giornad del
tredesin de Marz? Gh’era la fera, longa longhera, giò fina al dazi, coi
banchitt de vioeurr, de gerani, coi primm roeus, e tra el guardà, l’usmà, el
toccà, se vegneva via col coeur come on giardin, pensand al bell faccin de
Carolina che sott al cappellin a la Pamela e col rosin sul sen la pareva anca
lee la primavera.”
La banda civica per l'occasione |
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