Questa settimana è stata ben impegnata dai festeggiamenti
cittadini; dopo il Tredesin de Marz
lunedì, dal 18 al 22 si festeggiano le Cinque Giornate di Milano: la fase
lombarda della Primavera dei popoli del 1848.
Dato che l’anno prossimo ricorre
il centosettantenario, mi occuperò principalmente in quell’occasione dei fatti
storici e dei personaggi; oggi andremo in giro per la nostra città e vedremo
quali tracce e ricordi rimangono di quei giorni di combattimenti e breve
libertà dalla dominazione austriaca. Cominciamo da corso Vittorio Emanuele;
camminando verso piazza San Babila, sull’ultimo edificio alla sinistra (il
numero 13) si nota una vecchia statua. In realtà è ben più che vecchia, è
addirittura romana! Ecco lo scior Carera
(o Omm de Preja, ossia “uomo di
pietra”), un magistrato togato sul quale venivano affissi biglietti con
contenuti satirici, politici e di altra natura; la dichiarazione dello sciopero
del tabacco del gennaio 1848 (contro le alte imposte e i monopoli austriaci,
tra cui appunto il tabacco) venne appesa qui, causando le tensioni che
porteranno alla rivolta la popolazione il 18 marzo seguente.
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| Lo scior Carera |
Proseguendo lungo corso Venezia, al civico 13: i muri
portano ancora i segni di due cannonante ricevute in quei giorni, anche se a
causa dei teli che coprono l’edificio solo una è visibile al momento.
Fortunatamente queste destinazioni sono molto vicine alle
fermate dei mezzi! Andiamo ora un po’ più a sud, su corso di Porta Romana, dove
si incontra Palazzo Acerbi al numero 3. Il sontuoso edificio ha una palla di
cannone incastonata nella facciata sul lato destro con il cartiglio “20 marzo
1848” a ricordare l’uso austriaco dei cannoni contro la turba e le barricate
milanesi.
Nei giorni della ricorrenza inoltre l’ossario dell’imponente
obelisco in piazza Cinque Giornate viene aperto al pubblico, che può così avvicinarsi ai resti dei
coraggiosi concittadini che morirono in quegli eventi. Vale la pena
approfittare dell’occasione per visitare la base del monumento.
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| Il monumento alle Cinque Giornate |
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| L'ossario |
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