sabato 13 gennaio 2018

Fra rovine ed arte: il Giardino Calderini



I resti di Casa Corio

Prendendo via Sant’Agnese da corso Magenta ci si imbatte, subito prima dell’ex caserma Garibaldi, in un insospettabile angolo di Milano: qui storia, arte e verde si incontrano in un modo suggestivo e pacifico.

La prima cosa che colpisce l’occhio è uno strano rudere: questo era il palazzo rinascimentale voluto da Giovanni Angelo Corio, membro di uno dei rami dell’importante famiglia della corte degli Sforza. I bombardamenti della seconda guerra mondiale
l’hanno spazzato via come purtroppo è accaduto con moltissimi altri edifici cittadini, ma abbiamo una magra consolazione nell’avere ancora un pezzo di cortile con colonne e statue salvate dalla distruzione.

Il portale prima dell'abbattimento

Il cortile bombardato

Il portico ci introduce al Giardino Aristide Calderini che, pur essendo a due passi dalla Cattolica e circondato da commerci, è un’oasi di tranquillità in pieno centro (è fra via Nirone e via Sant’Agnese, quasi a formare un prolungamento del Giardino di via Terraggio); la scultura di Arnaldo Pomodoro ricorda le vittime della strada e in particolare il giovane Francesco Castellini, che amava trascorrere il tempo libero proprio qui.


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