Oltre ad essere bella, la chiesa di San Maurizio è
anche l’interessante scrigno dei gusti del Cinquecento; se Bernardino Luini è
un leonardesco, suo figlio Aurelio aggiunge a questo un gusto manierista e
fiammingo, mentre Simone Peterzano introduce le idee di Tiziano a Milano.
Gli artisti riprendono o omaggiano vari maestri dell’epoca
in molti punti di San Maurizio; Aurelio Luini raffigura ai lati della cappella
Bentivoglio sinistra gli apostoli del Cenacolo Vinciano, con la loro
inconfondibile gestualità.
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Cappella Bentivoglio |
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Cenacolo |
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Cappella Bentivoglio |
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Cenacolo |
Il pittore delle cappelle Del Carretto compiono un vero e
proprio patchwork artistico quando creano le immagini che possiamo vedere oggi:
nella cappella destra si può notare in basso a destra un dettaglio
della Battaglia di Cascina di Michelangelo (due soldati che si vestono).
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Dettaglio della Cappella Del Carretto |
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Cartone di Aristorile da Sangallo della Battaglia di Cascina |
Nella cappella sinistra possiamo vedere santo Stefano
martirizzato cos
ì come rappresentato da Giulio Romano nell’omonima chiesa
di Genova; in alto, gli angeli pi
ù grandi vengono invece da una perduta
Adorazione
raffaellita copiata in un’incisione da Marcantonio Raimondi.
È
interessante notare il legame degli ultimi due personaggi: Giulio Romano era
allievo di Raffaello e Raimondi l’incisore di fiducia dell’urbinate, che aiuta
a diffondere grazie alle sue incisioni (economiche, facili da riprodurre e da trasportare)
in tutta Europa, col risultato che vediamo appunto qui a San Maurizio.
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Cappella Del Carretto |
La
Deposizione sulla controfacciata
è
un’incisione di Raimondi ripresa da Raffaello, mentre le decorazioni in finto bronzo
sulle lesene dell’aula delle monache
sono ispirate alla
Piccola Passione di
D
ürer;
alcune formelle quasi ricalcano i soggetti dell’artista tedesco, anche lui
riprodotto sempre da Raimondi.
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Deposizione della controfacciata |
Approfondimenti
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