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venerdì 15 dicembre 2017

Le citazioni artistiche di San Maurizio



Oltre ad essere bella, la chiesa di San Maurizio è anche l’interessante scrigno dei gusti del Cinquecento; se Bernardino Luini è un leonardesco, suo figlio Aurelio aggiunge a questo un gusto manierista e fiammingo, mentre Simone Peterzano introduce le idee di Tiziano a Milano.

Gli artisti riprendono o omaggiano vari maestri dell’epoca in molti punti di San Maurizio; Aurelio Luini raffigura ai lati della cappella Bentivoglio sinistra gli apostoli del Cenacolo Vinciano, con la loro inconfondibile gestualità.
Cappella Bentivoglio

lunedì 20 novembre 2017

La Sistina di Milano: San Maurizio al Monastero Maggiore (2/2)



È difficile non restare a bocca aperta entrando a San Maurizio: non c’è centimetro quadrato dell’edificio che non sia affrescato eccetto dove il Nirone, che scorre sotto la chiesa, ha fatto scrostare le pareti. Questi affreschi, oltre ad essere belli, ci parlano dei potenti individui dell’epoca e dei virtuosi pittori che erano apprezzati nella Milano cinquecentesca.

Ai lati della porta si innalzano gli affreschi dell’ultima campagna pittorica originaria del 1573, per mano di Simone Peterzano (allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio). È curioso il contrasto delle scene, in quanto sulla metà a

lunedì 6 novembre 2017

Bianca Maria Scapardone, una femme fatale rinascimentale



Santa Caterina o la contessa di Challant
Prima di continuare con la chiesa di San Maurizio, introdurrò un personaggio coinvolto nella storia di questa chiesa e con la famiglia Bentivoglio (i maggiori contributori alle decorazioni interne). La tradizione vuole che nella cappella di santa Caterina, dove è rappresentata la santa nel momento della sua decapitazione, si possano riconoscere i tratti di una donna che ne condivide la sorte: Bianca Maria Scapardone, contessa di Challant e femme fatale del rinascimento milanese.

Questa era nata attorno al 1500 nel Monferrato da una ricca famiglia e si era sposata giovanissima con Ermes Visconti, membro di un ramo cadetto della dinastia; si trasferisce perciò a Milano, dove entra con grandissimo sfarzo in una carrozza dorata dono del cognato Francesco. È straordinariamente bella e vivace (in più il padre muore pochi mesi dopo, lasciandole un patrimonio ancora più

martedì 31 ottobre 2017

La Sistina di Milano: San Maurizio al Monastero Maggiore (1/2)



Pianta ottocentesca del monastero
Come con molti edifici di Milano, è difficile oggi immaginare che San Maurizio fosse a suo tempo il più grande monastero femminile della città. Vediamo cosa ne rimane.

Iniziamo con la storia, per dare un po’ di contesto. L’area dove sorge il monastero almeno dall’VIII secolo era occupata pochi secoli prima dai carceres dell’antico circo romano, di cui ricicla una torre per il campanile mentre un’altra torre della cinta muraria diventa una cappella. Fino all’XI secolo era dedicato a Maria, ma nel 1148

lunedì 9 ottobre 2017

La finestra sulla Mediolanum imperiale



Testa di Massimiano
Il 285 d.C. è un grande anno per Mediolanum. Dopo i tempi difficili della crisi del III secolo, in cui qualsiasi generale poteva essere eletto imperatore dalle proprie legioni, i pretoriani facevano e disfavano Cesari e c’erano continui tentativi di secessione di intere province, arriva nel 284 un nuovo e deciso sovrano: Diocleziano. L’anno successivo l'imperatore decide che, per meglio amministrare l’enorme e sconvolto territorio romano, è necessario associarsi un uomo di fiducia. Questi è Massimiano, che gestirà la metà occidentale dell’impero da Milano (maggiormente vicina ai confini da difendere); Diocleziano si concentrerà sull’oriente da Nicomedia, lontana dall’ormai debole senato di Roma. Massimiano comincia enormi lavori per rendere Milano una residenza degna di lui: amplia le terme costruite da Commodo, fa edificare un enorme circo per le corse di cavalli, dà inizio ai lavori per il complesso del palazzo imperiale ed espande la cinta muraria per inglobare questi nuovi monumenti. In un angolo di città fra corso Magenta e