martedì 20 marzo 2018

Le Cinque Giornate


Nel post di un anno fa ho parlato dei segni lasciati a Milano dalle Cinque Giornate; oggi, per ricordarne il 170° anniversario, andiamo più in dettaglio negli avvenimenti…

Le barricate sul ponte di Porta Romana
Il 1848 è un anno rivoluzionario per l'Europa in tutti i sensi: Marx pubblica il Capitale e un'ondata di moti sociali e politici scuote le fondamenta della Restaurazione. In Italia non si è scordata, nel bene e nel male, l'esperienza napoleonica e si è sempre più insofferenti al dominio straniero sulla maggior parte della penisola. Negli anni '40 dell'Ottocento le idee di Mazzini sono ormai solidamente radicate in vari ambienti italiani e Verdi fa sognare con la sua musica (una per tutte il Nabucco) una patria per gli Italiani. Nel 1846 Pio IX diventa il primo papa liberale e ispira molti

sabato 13 gennaio 2018

Fra rovine ed arte: il Giardino Calderini



I resti di Casa Corio

Prendendo via Sant’Agnese da corso Magenta ci si imbatte, subito prima dell’ex caserma Garibaldi, in un insospettabile angolo di Milano: qui storia, arte e verde si incontrano in un modo suggestivo e pacifico.

La prima cosa che colpisce l’occhio è uno strano rudere: questo era il palazzo rinascimentale voluto da Giovanni Angelo Corio, membro di uno dei rami dell’importante famiglia della corte degli Sforza. I bombardamenti della seconda guerra mondiale

domenica 31 dicembre 2017

I tesori del Centro Italia in mostra per la fine dell'anno



Quest’anno si festeggia il decennale della mostra natalizia di arte a Palazzo Marino con la Pala Gozzi di Ancona. Lavoro di Tiziano, la pala raffigura il committente Alvise Gozzi che contempla con san Francesco e san Biagio la Madonna in gloria. Gozzi era un facoltoso mercante di Ragusa (oggi Dubrovnik) che faceva affari ad Ancona e alla quale dona la pala dopo aver fatto ristrutturare San Francesco ad Alto; Tiziano dipinge l’opera nel 1520 e non esita a raffigurare sullo sfondo la sua Venezia, che forma così una triade delle repubbliche marinare dell’Adriatico: Ragusa (con il patrono san Biagio), Ancona (con l’eponimo della chiesa di San Francesco ad Alto) e Venezia stessa. È bello poter vedere anche il retro della pala, in quanto vi sono diverse caricature

venerdì 22 dicembre 2017

L'impronta dei Medici a Milano



Cappella dei Magi, corteo con Medici e Sforza
È il 1435 quando Francesco Sforza, il più dotato dei capitani di ventura al soldo del duca Filippo Maria Visconti, fa un voltafaccia come tanti del mestiere: senza questo la storia avrebbe preso un corso molto diverso, perché a Firenze lo Sforza si fece un amico potente ed insperato in Cosimo de’ Medici. Giostrandosi fra l’ex datore di lavoro e l’alleanza antimilanese capeggiata da Venezia e Firenze, Francesco ottiene il matrimonio di Bianca Maria Visconti, figlia di Filippo Maria, e ottiene l’alleanza di Firenze contro la Serenissima con la quale aveva cominciato una nuova rivalità. Nel 1450 finalmente Francesco Sforza diventa duca di Milano e ricompensa ampiamente Cosimo: nel 1952 i Medici aprono

venerdì 15 dicembre 2017

Le citazioni artistiche di San Maurizio



Oltre ad essere bella, la chiesa di San Maurizio è anche l’interessante scrigno dei gusti del Cinquecento; se Bernardino Luini è un leonardesco, suo figlio Aurelio aggiunge a questo un gusto manierista e fiammingo, mentre Simone Peterzano introduce le idee di Tiziano a Milano.

Gli artisti riprendono o omaggiano vari maestri dell’epoca in molti punti di San Maurizio; Aurelio Luini raffigura ai lati della cappella Bentivoglio sinistra gli apostoli del Cenacolo Vinciano, con la loro inconfondibile gestualità.
Cappella Bentivoglio

lunedì 20 novembre 2017

La Sistina di Milano: San Maurizio al Monastero Maggiore (2/2)



È difficile non restare a bocca aperta entrando a San Maurizio: non c’è centimetro quadrato dell’edificio che non sia affrescato eccetto dove il Nirone, che scorre sotto la chiesa, ha fatto scrostare le pareti. Questi affreschi, oltre ad essere belli, ci parlano dei potenti individui dell’epoca e dei virtuosi pittori che erano apprezzati nella Milano cinquecentesca.

Ai lati della porta si innalzano gli affreschi dell’ultima campagna pittorica originaria del 1573, per mano di Simone Peterzano (allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio). È curioso il contrasto delle scene, in quanto sulla metà a